Sabato 15 novembre 2008: Milucky, Ortona, Chieti, Italia.
lunedì, 24 Novembre 2008 by Roger VatersIn omaggio alla macchina da scrivere e al PC vintage scrivo questa prima breve nota con il Courier New: una provocazione.
Fuori di tazza – I
Durante la preparazione della rubrica l’amico Riccardo ha fatto alcune osservazioni sull’ideale di cesso di un locale pubblico. Sono emersi alcuni capisaldi: il pedale al posto delle manopole del rubinetto per evitare il contatto delle mani appena lavate con il lerciume lasciato dagli altri sconosciuti; una cellula fotoelettrica per evitare di posare le mani sull’interruttore e, aggiungo io, una porta che si apre automaticamente. La prima caratteristica È presente in molti cessi; la seconda quasi mai; la terza mai. Avendo in mente questo concetto austero ma funzionale, nonché igienicamente ineccepibile, inizio il mio viaggio nei cessi dei locali pubblici assistito da una vescica generosa e sempre bellicosa.
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Sabato 15 novembre 2008: Milucky, Ortona, Chieti, Italia.
La pioggia, il vino Pecorino e un altro indefinito vino frutto di un miscuglio di uve invitano la mia vescica a depositare gli umori nel locale cesso. Lo scarso numero di clienti agevola il compito del sottoscritto che trova subito piastrelle pulite e un ambiente piuttosto accogliente nonostante la piastrella generi sempre due immagini contrastanti negli occhi dell’avventore: da una parte l’ospedale e dall’altra l’effigie di Mastrolindo che rassicura il viandante. Un rapido sguardo al lavabo fa guadagnare già molti punti alla sala da bagno: un pedale per l’acqua calda e uno per l’acqua fredda. Mi dirigo nel cesso vero e proprio e la disamina della pulizia della tazza dà esito positivo: pulizia accettabile e odore gradevole; niente insetti che si frappongono tra me e la tazza. Sciacquone ben regolato e niente schizzi di ritorno. Dei pedali si è già detto; il sapone era di buona qualità (non scivoloso sulle mani e al gusto di pino silvestre). L’aspetto del bagno, nel suo complesso, è da inizio ventunesimo secolo, senza pretese di originalità nell’arredamento tranne uno specchio un po’ troppo ardito.
Voto complessivo: 6,5
Tag: 66034, bar, cesso, enoteca, fattore, igiene, marco, mastrolindo, milucky, ortona, pecorino, pub, tazza, toilette, wc
2 Dicembre 2008 alle 17:12
belli i bagni in italia… vorrei vedervi all’estero!!!
23 Febbraio 2009 alle 08:29
Bello l’articolo ma si può fare molto di più.. diciamo che mi aspettavo quualcosa di più pepato sia sotto l’aspetto dell’umorismo che sotto quello della critica vera. Forse questo bagno non ha ispirato la tua vescica a sufficienza
11 Aprile 2009 alle 08:28
Io l’ho trovato il bagno ideale. In un elegante locale di Imola. Si chiama San Domenico. E’ anche segnalato nella guida Michelin.
Oltre ad avere la sliding door e i pedali al posto dei rubinetti, mette a disposizione delle signore visitatrici un boccione di finissimo profumo francese erogabile con la pompetta anni ’40 rivestita in tessuto rosa cipria. Puoi trovare fiori freschi, tovagliolini di spugna usa e getta e il kit togli-macchia.