Musica

mercoledì, 10 Agosto 2011 by

La musica è tutta intorno ed è invadente. Si prende gli spazi in questa festa e lascia che le gambe e le braccia inizino a muoversi fuori dal controllo. In men che non si dica, stiamo roteando io e te, al centro della stanza, a soli pochi metri di distanza. Così pochi che fanno paura, così pochi che a primo impatto dire quella parola li fa sembrare ancora più spaventosi.  Siamo circondati da una valanga di passi, tutti sullo stesso perimetro.  Stiamo roteando e non riusciamo a fermarci, ci sforziamo ma qualcosa ci inganna. Solo la violenza con la quale amiamo noi stessi basterebbe a farci perdere la testa.  C’è questa canzone che risuona in questa stanza e ripete “ Questo è l’unico tesoro che posso regalarti“.
“Non lasciare la mia mano”  narra.  C’è confusione tra questi manichini di ghiaccio e noi siamo a soli pochi metri,  pochi passi ancora e potremo salvarci.  Pochi metri e potrò riaverti.   I manichini di ghiaccio ballano ed io ho freddo, il sangue scorre troppo veloce e il mondo gira troppo lontano.
I manichini si mettono in mezzo tra noi e ci separano perché anche loro stanno ballando ma non sanno quanto male ci fanno.
Siamo così presi dalla grandezza delle cose che casa nostra ci sembra sempre la stessa.  Poi ci sono alcune persone che si sentono leader di una compagnia suprema e ti fanno sentire una formica.  Passiamo la notte a discutere di come si sia potuti arrivare a questo punto e in fondo sappiamo che intorno è tutto peggio di come lo vorresti ed è più bello di come ti aspettavi.  Forse la paura di affrontare un nemico,  la paura di perdere il niente che hai e che lentamente costruisci con orgoglio è troppo grande per noi.
E pensare che lo sanno tutti,  è una regola banale come la maiuscola dopo il punto e a capo.

Ad un certo punto tu ti siedi per terra,  in mezzo alla gente,  con la tua chitarra. Inizi a suonare un pezzo nuovo che ti è venuto in mente così, sul momento.  Tutti si fermano a guardarti come incantati e tu canti come se per te fosse la prima volta.  La musica riempie i vuoti e la solitudine che ci circonda.  Anche le persone intorno si siedono accanto a te,  anch’io mi siedo accanto a te.  La musica alla fine continua a farci roteare in questa stanza che ormai non conosce confini e noi non siamo altro che manichini di ghiaccio che non riescono a toccarsi senza rischiare di rompersi.

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